- Dendrobium farmeri Paxton
- Specie epifita simpodiale di medie dimensioni con pseudobulbi fusiformi lunghi fino a 30 cm. Foglie ovali, oblunghe e leggermente appuntite all’apice, coriacee e sempreverdi. Lunghe da 8-15 cm in numero da 2 a 4 per ogni pseudobulbo. Le infiorescenze lunghe da 20 a 50 cm sono ricadenti ed emergono dalla parte superiore degli pseudobulbi maturi.
- Nepal, Bhutan, India nord-orientale, Birmania, Thailandia, Laos, Malesia.
- Cresce su tronchi e rami di alberi delle foreste primarie sempreverdi e lungo i corsi d’acqua.
- 100-1000 m s.l.m
- La formazione delle infiorescenze avviene al termine del periodo di riposo. La fioritura dura circa 2 settimane.
- In coltivazione nel periodo di riposo (da novembre a febbraio) mantenere una temperatura di 11-12 °C di notte e 21-22 °C di giorno. Nel periodo vegetativo la temperatura notturna deve essere mantenuta intorno ai 16-22 °C e quella diurna a 26-29 °C. Assicurare sempre un significativo sbalzo di temperatura tra giorno e notte
- Esposizione medio-alta. Nel periodo vegetativo 30.000-40.000 lux con fotoperiodo di 13 ore. Nel periodo di riposo 15.000-20.000 lux con fotoperiodo di 9/10 ore.
- Dal tardo autunno all’inizio della primavera le irrigazioni devono essere molto ridotte lasciando asciugare il substrato tra le irrigazioni senza lasciarlo asciutto per troppo tempo. Nebulizzare occasionalmente nelle ore centrali della giornata soprattutto se coltivato in zattera onde evitare una disidratazione difficilmente recuperabile. Dall’inizio della primavera riprendere gradualmente ad irrigare abbondantemente nel periodo vegetativo tornando a ridurre le bagnature dall’autunno.
- Se coltivato in vaso necessita di una umidità ambientale intorno al 60-65%. Se coltivato in zattera è necessaria una umidità molto più alta, fino all’80-85%, senza mai scendere sotto il 70%.
- In natura il D. farmeri ha due distinti periodi di temperatura dettati dal clima in cui vive ovvero un periodo di riposo fresco-freddo e un periodo vegetativo caldo.
- In vaso è necessario un substrato che permetta un ottimo drenaggio ed aerazione radicale quindi un buon bark di pezzatura media è ottimale. Rinvasare solo quando è strettamente necessario dato che non ama essere disturbato a livello radicale.
- Nel periodo di crescita attiva si consiglia di utilizzare metà della dose raccomandata di un fertilizzante bilanciato. La fertilizzazione va totalmente eliminata durante il periodo di riposo.
Immagine: Nalinda Wickramaarachchi